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lunedì 11 maggio 2020

"Bubble Democracy. La fine del pubblico e la nuova polarizzazione". Il nuovo libro di Damiano Palano in libreria






di Damiano Palano
(pp. 224, euro 16.00)
Scholé - Morcelliana


Protagoniste di buona parte del Novecento, a partire dagli anni Sessanta e Settanta le “masse” iniziano a perdere la loro centralità politica, insidiate da nuovo soggetto emergente, il “pubblico” formato dalla sterminata platea televisiva. Oggi i social media innescano la frammentazione del “pubblico” in una pluralità di segmenti privi di radicamento in una sfera comunicativa comune. Dopo esserci lasciati alle spalle la vecchia democrazia dei partiti, ci stiamo così allontanando anche dal modello della democrazia del pubblico. Forse ci troviamo già in una bubble democracy, un nuovo assetto in cui il “pubblico” si dissolve in una miriade di “bolle” in larga parte autoreferenziali e in cui vengono rafforzati i meccanismi di polarizzazione.

Damiano Palano è Direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove insegna Teoria politica dell’età globale e Scienza politica. Tra i suoi lavori più recenti: La democrazia senza partiti (Vita e Pensiero, Milano 2015), La democrazia senza qualità. Le «promesse non mantenute» della teoria democratica (Mimesis, Milano, 2015), Populismo (Editrice Bibliografica, Milano, 2017), Il segreto del potere (Rubbettino, Soveria Mannelli, 2018). Per Scholé ha curato il volume di Gianfranco Miglio, Carl Schmitt. Saggi (2018).









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